Le bellezze dietro l’angolo.


Spesso non serve guardare lontano per vedere luoghi meravigliosi. A volte basta solo mettere a fuoco ciò che ci sta vicino. Noi di Rimor lo sappiamo bene: basta gettare uno sguardo fuori dalla finestra, per ammirare la stupenda San Gimignano, la città delle cento torri, perla della Toscana, dichiarata patrimonio dell’umanità Unesco. In attesa della prossima partenza, vogliamo iniziare con voi un viaggio alla scoperta delle bellezze che ci circondando, aiutati da «guide turistiche» d’eccezione. I nostri concessionari, esperti conoscitori non solo di camper, ma anche di mete sorprendenti, ci mostreranno scorsi suggestivi in un tour che partirà dall’Italia per passare attraverso l’Europa centrale e dell’est, raggiungendo la Scandinavia per sbarcare perfino in America latina. Creeremo insieme la nuova guida le #BellezzeDietroLAngolo con le nostre e le vostre idee.

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Per questa prima tappa, ecco la proposta che arriva direttamente da noi di Rimor con una delle meraviglie della Toscana. Partendo proprio dal borgo di San Gimignano. È da lì che viene la famiglia del nostro fondatore, Luano Niccolai.

Oggi suo figlio Simone Niccolai porta avanti la tradizione di famiglia in qualità di Amministratore Delegato. Gli abbiamo chiesto di suggerirci un paio di mete ancora non troppo conosciute:

Montaione, il Sacro Monte di San Vivaldo e Castelfalfi

Montaione si trova ad una distanza media di 50 km dalle più famose città d’arte della Toscana: Firenze, Pisa, Siena e Lucca. Mentre San Gimignano e Volterra sono raggiungibili in circa 30 minuti di auto.

Il borgo ha una struttura medievale che si distende intorno ad un antico forte del 1200 circondato da torri.  Il suo antico passato è raccontato dai reperti archeologici rinvenuti in zona: la necropoli e i resti di fornaci presso Bellafonte, Iano, Castelfalfi e Poggio all’Aglione, dove sono stati rinvenuti anche resti di una villa romana, di cui sono ben visibili i pavimenti a mosaico e una cisterna per l’acqua. Fin dall’inizio del XIV secolo a Montaione si esercitò l’arte del vetro, tanto che nel XVIII secolo un bando del Granduca di Toscana ordinava ai maestri vetrai di “insegnar l’arte” ai loro conterranei.

Montaione è noto soprattutto grazie al Sacro Monte di San Vivaldo, nei cui boschi si trovano delle fedeli riproduzioni in scala ridotta di episodi della vita di Cristo nella Gerusalemme del XV secolo, che gli sono valse il soprannome di “Gerusalemme della Toscana”.

Castelfalfi, frazione di Montaione, è un bellissimo borgo medievale caratterizzato dalla chiesa romanica di San Floriano e il castello che si erge su uno sperone di roccia, da cui domina la valle del fiume Roglio. Un elemento particolare del castello sono le cantine su due livelli, dove sono stati trovati i primi esperimenti di tini invetriati, risalenti all’inizio del XX secolo. Il territorio di Castelfalfi è inoltre noto per un importante ritrovamento degli anni ’70 presso il podere La Spina riguardante i resti fossili di una balena (Balaena Montalionis), adesso conservata presso il Museo Civico di Montaione.


Larniano

Il borgo di Larniano si trova nel comune di San Gimignano, in una frazione incastonata tra colline coltivate a vigne e olivi, da cui si gode di uno splendido panorama. Proprio la presenza di attività agricole ha conferito alla località il nome di Fattoria.

Il villaggio di Larniano, in tempi antichi chiamato anche Lariniano, viene menzionato per la prima volta in un documento della città di Volterra risalente al 906. Sono stati inoltre ritrovati a Larniano una tomba etrusca e resti risalenti all’epoca romana.


La Toscana è la nostra casa e non potremmo chiedere scenografia più bella per i nostri shooting fotografici. Negli ultimi anni abbiamo girato la regione in cerca di scorci sorprendenti, ecco alcune delle mete che abbiamo scelto:

Monteriggioni

Monteriggioni è un borgo fortificato rimasto incredibilmente intatto dal XIII secolo, adagiato su una dolce collina che sovrasta il paesaggio circostante. La sua cinta muraria abbraccia la sommità del colle per una lunghezza di 570 metri ed è dotata di quattordici torrioni, la cui imponenza dovette essere notevole anche nel Medioevo. Tanto da suggerire a Dante una famosa similitudine con i Giganti collocati nell’Inferno: “[…] però che, come su la cerchia tonda / Monteriggion di torri si corona, / così la proda che ‘l pozzo circonda / torreggiavan di mezza persona / li orribil giganti […]” (Inf., XXXI, vv. 40-44).

Il borgo vanta una lunghissima storia, pare infatti che sia stato abitato addirittura a partire dall’VIII secolo a.C., come dimostrano l’insediamento rinvenuto presso Campassini e la vasta necropoli etrusca del Casone.


Certaldo

Sede di insediamenti sin dall’epoca etrusca, il borgo storico di Certaldo, detto anche Castello, è raccolto entro mura su cui si aprono le antiche porte d’accesso. È raggiungibile risalendo le antiche ripide strade o tramite la funicolare. Una caratteristica unica del luogo è che a differenza della maggior parte dei borghi medievali, a Certaldo manca la piazza principale, essendo sviluppata su una collina allungata, anticamente si ritenne che non ci fosse abbastanza spazio. Quelle che oggi leggiamo come piazze all’epoca non erano che orti, usati per il sostentamento della popolazione in caso di assedio.


Baratti e Populonia

Tra Baratti e Populonia, lungo uno dei tratti di mare più suggestivi della Costa degli Etruschi, si trovano importantissime testimonianze di epoca etrusca e romana. All’interno del Parco archeologico, che si estende per circa 80 ettari, sono presenti i resti degli edifici industriali di epoca etrusca e dalla spiaggia è possibile osservare un’antica forgia. La necropoli monumentale di San Cerbone, l’unica tra quelle etrusche a essere stata costruita in riva al mare, conserva i resti degli edifici adibiti alla lavorazione dei metalli.

L’attuale Golfo di Baratti costituiva, un tempo, uno dei porti etruschi più importanti del litorale toscano, luogo di scambio di merci e di lavorazione del ferro. Tutt’oggi il colore della sabbia presenta una peculiare caratteristica nera-argentea che brilla sotto i raggi del sole, si tratta dei residui ferrosi dell’antica lavorazione del ferro, talvolta se ne possono trovare persino interi pezzetti.

Il borgo medievale di Populonia è circondato da mura costruite per la difesa dai pirati ed è dominato dall’imponente Rocca, risalente alla prima metà del quindicesimo secolo.


Campocecina

Campocecina si trova sulle Alpi Apuane settentrionali a m. 1320. Dalla sua posizione domina gli imponenti bacini marmiferi che sovrastano Carrara, con un panorama mozzafiato che spazia dalla Lunigiana fino alla Versilia.


Oltre a questi splendidi scenari, abbiamo la fortuna di avere un fotografo che riesce a mettere sempre un po’ di poesia in ogni scatto. Si tratta di Duccio Nacci, anche lui sangimignanese DOC, grande conoscitore degli scorci più suggestivi della Toscana, è la persona più adatta a cui chiedere consigli per scoprire itinerari meno battuti ma non meno incantevoli:

Castelnuovo Val di Cecina / Rocca Sillana / Montecastelli / Larderello

Castelnuovo Val di Cecina
Montecastelli

Sorano / Sovana / Pitigliano / Vitozza

Sorano
Pitigliano
Pitigliano by night

Santa Fiora e il Monte Labbro

Monte Labbro

Argentario / Antica città di Cosa (Ansedonia) / Capalbio e il Giardino dei Tarocchi

Antica città di Cosa
Giardino dei Tarocchi

La Toscana è un territorio ricco di luoghi meravigliosi, l’elenco è infinito. Quindi passiamo a voi lettori la parola. Fateci sapere, tramite i social, quali sono secondo voi le bellezze dietro l’angolo della Toscana. E non perdete la prossima tappa, con un articolo dedicato alle meraviglie dell’Italia.